Elvira Bonfanti, Danzare la morte. Una nota su ‘Adame Miroir di Jean Genet
Il 31 maggio 1948 a Parigi, al Théâtre Marigny, va in scena ‘Adame Miroir, l’unico balletto scritto da Jean Genet il geniale ladro-traditore-pederasta come amava definirsi egli stesso. ‘Adame Miroir è stato piuttosto snobbato dalla critica per almeno due ordini di ragioni: la prima è che di Genet scrivono e hanno scritto prevalentemente critici letterari o teatrali e filosofi, tre categorie generalmente non troppo interessate alla danza, la seconda è che il balletto non rispose alle aspettative dell’autore che, invece, aveva intuito nel linguaggio del corpo che danza una possibilità per esprimere ciò che non si può dire a causa dell’inadeguatezza della parola.
Elvira Bonfanti, Dancing the death. A note on Jean Genet’s ’Adame Miroir
On the 31st May 1948, in Paris, at Marigny Theater, ‘Adame Miroir’ went on stage; it was the only ballet written by Jean Genet, the brilliant thief-traitorpederast, as he loved defining himself. ‘Adame Miroir has been quite ignored by the critics for at least two reasons: the first one is that mainly literary or drama critics and philosophers – three categories that usually are not so interested in dance – write and have written about Genet, the second one is that this ballet didn’t respond to author’s expectations who, on the other hand, had seen in the language of the dancing body a possibility to express what we cannot say because of the inadequacy of the word.
Pubblicato su: Geografie del corpo, N. 18 Nuova Serie – Anno IX 2013